martedì 30 ottobre 2012

ILLUMINATI, PROGRESSISTI E DEMOCRATICAMENTE TOTALITARI

La rubrica “L’amaca” di Michele Serra è rimasto l’ultimo motivo per il quale può ancora valere la pena sfogliare - al bar - “La Repubblica”, giornale che si può pacificamente definire mero portavoce del governo Monti. Serra è sempre stato un giornalista acuto, critico, immune da quella sindrome da difensore accanito del PD che invece dilaga nella testata nella quale lavora, e colpisce anche altri giornalisti potenzialmente capaci come Curzio Maltese.